lunedì 29 aprile 2024     •  Login
 
   
 
   
   
   
 
 
Text/HTML

21/07/2012

A dispetto del pensare comune la stagione di ablazione 2012, la stagione dell'anno "della neve a Roma", sarà una stagione negativa per il Calderone. Si interromperà così un trend leggermente positivo degli ultimi 4 anni. Nella foto è visibile chiaramente la grande differenza (in negativo) rispetto a Luglio 2011.

foto 8/7/2012, Giampiero Manzo

20/08/2012

Il caldo africano di questo agosto 2012 ha, purtroppo, accentuato il trend negativo già rilevato ai primi rilevamenti di Giugno-Luglio. La situazione sembra globalmente essere leggermente migliore dell'estate 2007, comunque sono esposti gli strati non superficiali di accumolo e si può dire si sia cancellato quel poco accumolo degli ultimi anni che sono stati leggermente positivi.

foto, 4/7/2012, Cristiano Iurisci

05/09/2012

La stagione di accumulo 2011\2012 sul calderone, come su gran parte dell'appennino abruzzese, è stata sostanzialmente limitata ad un unico evento durante la prima decade di febbraio, con la quasi totale assenza di fondo autunnale e ripetuti periodi anticiclonici sia durante l'inverno che in primavera, senza l'apporto di ulteriori accumuli.
L'estate 2012 invece,è stata caratterizzata da lunghi periodi di anticiclone africano e temperature sopramedia, alternate a brevi ma intensi episodi piovosi, che date 
le temperature alte anche in quota, hanno solo peggiorato le condizioni del ghiacciaio e dei nevai appenninici, con ruscellamento e impregnando d'acqua il manto nevoso. Arriviamo cosi ad un inizio settembre dove la quasi totalità del firn accumulatosi nelle annate successive al 2007, si è drasticamente sciolta. Tutto il circo glaciale che ospita il calderone è in evidente deglaciazione,con scariche continue di sassi e frane,dovute anche allo scioglimento del permafrost e del ghiaccio fossile sottostante il manto di ghiaia. Di conseguenza anche il livello della conca va abbassandosi sempre piu rispetto alla morena frontale.

Quest'anno, come nel 2007, si è verificata l'apertura di inghiottitoi, due in questo caso, ma di dimensione piu contenuta,attraverso il firn pluriennale. Sul fondo degli inghiottitoi è ben visibile la ghiaia di fondo, al di sotto della quale vi è il ghiaccio fossile. Va precisato quindi che non esiste alcun contatto tra i depositi di neve e di firn pluriennale con tale ghiaccio. Lo strato di ghiaia li separa, e purtroppo, dato che  vi circola aria attraverso, favorisce lo scioglimento di entrambi.

Una ripresa dell'apparato può quindi verificarsi inizialmente solo con ghiaccio di neo-formazione, condizione purtroppo irrealizzabile con l'andamento climatico attuale. Nonostante il caldo prolungato, rispetto al 2007 quando a inizio agosto vi era solo ghiaia in tutta la parte bassa, quest'anno una fascia di firn vecchio e ormai nero, resiste ancora al 31 di agosto; segno che le annate 2008-2009-2010-2011 sono state più favorevoli e conservative rispetto alle 4 annate precedenti il 2007. Il periodo piovoso attuale purtroppo porterà solo precipitazioni acquose alla quota del calderone e l'anticiclone successivo non sarà certo di aiuto. Per un verdetto definitivo bisognerà attendere inizio ottobre, ma senza dubbio questo anno e il trend generale sono verso il riscaldamento e la fine di tutti gli apparati nevosi e glaciali dell'appennino. L'unico fattore che potrebbe determinare una ripresa del calderone e di tutti gli altri apparati sono inverni atlantici, con neve di qualità migliore rispetto a quella farinosa da est, da ottobre fino a maggio in stile 2009; seguiti da estati fresche.

Fabrizio Sulli

foto del 31/08/2012, Cristiano Iurisci

10/09/2012

Ulteriore ablazione a inizio settembre per il Calderone.

foto di Pierantozzi-Paniccia, 8/09/2012

19/09/2012

Verso la fine della settimana scorsa una pertubazione ha portato a precipitazioni di carattere nevose nell'area del Calderone. Queste precipitazioni, prima nevose, si sono trasformate in semplice pioggia. La pioggia si è accumulata nella parte finale dell'inghiottitoio creando un laghetto di considerevoli (lontana memoria del Lago Sofia), che nel giro di due (?) giorni si è sicuramente prosicugato. Interessantissimo e spettacolare l'evento. Si nota un debris flow. L'evento con ogni probabilità è stato negativo, particolarmente per la parte bassa del Calderone.

foto del 16/09/2012 di Cristiano Iurisci